lunedì 13 agosto 2007

Nascondersi

E' sempre stato un piacere pensare di aver sbagliato un giudizio, in fondo serve da un lato a diminuire la mia autostima, dall'altro a farmi scendere sulla terra. Il problema sussiste quando passano ore, giorni, mesi, anni, decenni e tu pensi di aver sbagliato tutto ma poi, un bel giorno, il vorticoso roteare della vita ti da le prove tangibili che tu avevi sempre avuto ragione e che in fondo non era nemmeno una questione di "capirsi", ma era soltanto una questione legata al "dirsi" cose ormai evidenti. Quando ti accadono queste cose non solo distruggi le certezze altrui, ma danneggi, parzialmente, anche le tue di certezze e spesso questo non é necessario e ne, tanto meno, richiesto. É piú o meno quello che e accaduto negli ultimi giorni, aver capito, infine, che avevo ragione su una persona ma che non aveva mai avuto il coraggio di ammetere che in fondo per lei ero molto piú importante di quello che diceva. Conosco questa persona da oltre 4380 giorni, che messo cosí é una bella cifra, devo ammetterlo.... La cosa che mi stupisce e a tratti amareggia, é averlo scoperto solo ora, per caso, per sbaglio, mi sembra come se fossi andato al solito spettacolo del prestigiatore maldestro e questo, mentre faceva il solito trucco delle carte, se ne sia fatta scappare una dalla manica della camicia, per poca destrezza o per stanchezza fisica. Faccio una piccola e banale considerazione: non era cosí che volevo che andasse, se avessi potuto scegliere (e la possibilitá c'é stata in passato per tutti e due) avrei voluto avere la mia risposta con molti anni di anticipo e in una situazione ben diversa. Ora, anche quella risposta non cambia la mia prospettiva, non cambia la mia felicitá, ha solo lo strano effetto di apparire, ai miei occhi, come uno stupido contentino o a una pacca sulla spalla per dirci che comunque, malgrado tutto, dovevamo andare avanti. E avanti ci siamo andati, tra sorrisi e lacrime, tra litigi piú o meno violenti che poi finivano nell'arco di poco tempo, tra abbracci telematici e poi reali, tra baci telematici e poi reali... Per smuovere tutto questo é bastata una sola e semplice domanda: "Cosa farai con quello che ti ho dato?" Hai perso tu.....

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